Eternità son io stesso, quando abbandono il tempo E me in Dio e Dio in me raccolgo
Vera
sintesi della tradizione mistica occidentale
(von Balthasar), il Pellegrino Cherubico fonde
mirabilmente la speculazione di origine neoplatonica, filtrata
in Germania attraverso la scuola di Eckhart, Suso,
Taulero, della Teologia tedesca, con
la più profonda pietà crlstologica del cattolicesimo.
Ciò spiega perchè l'opera, per un verso,
sia stata altamente stimata da pensatori come Hegel o
Schopenhauer e, per un altro, abbia nutrito la silenziosa devozione e
la contemplazione di tanti spiriti religiosi, i distici epigrammatici
del Silesius sono « quintessenza di spiritualità
sia filosofica che mistica, distillato di contemplazione lucidissima,
cifra del mondo, sintetizzata in lampi di splendore... Quest’uomo
dell’età barocca affronta la Sorgente di ogni
lume con dignità quasi paritetica, da tu a
Tu. Angelus ama Dio, lo desidera, ma al tempo stesso è
consapevole che Dio ha totalmente bisogno di lui, piccolo poetante
essere terreno: “So che senza di me, Dio non può un
istante vivere: / Se io divento nulla, deve di necessità
morire” (I, 8)... Abbiamo in mano un prodotto illustre, tra i
massimi del barocco europeo (Italo A. Chiusano,
in La Repubblica, 23.8.1990)..
La nuova versione con testo tedesco a fronte — preceduta
da un ricco Saggio introduttivo e
accompagnata da utilissime note — « è
scorrevole, equilibrata, sobria, e permette al lettore di
concentrarsi sul pensiero dell’Autore » (Roberto
Busa sj) nel godimento di un autentico gioiello della poesia
spirituale di tutti i tempi.
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